4.4.10
Pan per focaccia (genovese ma non troppo)
Ecco finalmente la ricetta della focaccia (o fügassa).
Ingredienti per l'impasto:
500 g di farina
200 ml d'acqua
1 uovo
30 g d'olio
1 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaino di sale
Ingredienti per l'emulsione:
30 g d'olio
30 g d'acqua
mezzo cucchiaino di sale
Preparazione dell'impasto:
Scaldare a fuoco basso 100 ml d'acqua in modo da poterci mettere il dito dentro e tenercelo confortevolmente senza scottarsi. Tanto ci siamo già lavati le mani, vero?
Far sciogliere il lievito nell'acqua semi-calda. Aggiungere 30 g d'olio.
In una ciotola mischiare la farina con un cucchiaino di sale. Aggiungere il composto lievito+acqua+olio mescolando bene. Aggiungere i rimanenti 100 ml d'acqua e mischiare. Aggiungere l'uovo e incorporarlo gradualmente al resto.
A questo punto prendere l'impasto con le mani e lavorarlo a lungo fino a renderlo omogeneo. Fare una palla e lasciarla riposare per un'ora nella ciotola, ricoperta con un panno umido.
Accendere il forno a 60°C e intanto preparare l'emulsione, mischiandone gli ingredienti e agitandoli bene con un cucchiaino.
Stendere l'impasto in una tortiera di 24 cm di diametro o in una teglia formato A4, ricoperta di carta da forno.
Spegnere il forno e infornare, magari mettendo nel forno anche una
ciotola piena d'acqua (per umidificare).
Lasciar riposare mezz'ora o più. Se riposa 8 ore va bene lo stesso.
Ora che la pasta è gonfia, sfornarla (e intanto preriscaldare il forno a 220°C) e farci tante piccole cavità con le dita. Irrorare con l'emulsione acqua/olio/sale, in modo da bagnare tutta la superficie e riempire le cavità.
Cuocere a 220°C (attenzione alla Legge di Bradbury!) per 30 minuti, finché la superficie diventa rigida e leggermente dorata.
Cospargere di sale e servire in tavola.
Labels: Italiano, Recipes, Rezepte, Ricette
Comments:
<< Turz
Ma sei proprio sicuro o devo rifarmi alle indispensabili informazioni che hai fornito nel tuo profilo?!!
Se parli della nostra focaccia ligure mi sa che l'uovo è una tua interessante intromissione, un'aggiunta creativa ma non pertinente......niente uova, nessuna traccia d'uovo nella focaccia!!!
Buonissime le uova, magari per un impacco o una frittata, ma per la ricetta della focaccia nooo eh!!!
Ciao ciao, domani mattina alle 7 comincerò a sfornare focaccia per deliziosi turisti che scelgono di chiamarla pizza bianca...guai a contraddirli!
Fabi
Se parli della nostra focaccia ligure mi sa che l'uovo è una tua interessante intromissione, un'aggiunta creativa ma non pertinente......niente uova, nessuna traccia d'uovo nella focaccia!!!
Buonissime le uova, magari per un impacco o una frittata, ma per la ricetta della focaccia nooo eh!!!
Ciao ciao, domani mattina alle 7 comincerò a sfornare focaccia per deliziosi turisti che scelgono di chiamarla pizza bianca...guai a contraddirli!
Fabi
Ammetto che l'uovo è una mia aggiunta (e a dir la verità anche l'olio nell'impasto). Però ci sta bene.
La pizza bianca è la focaccia a Roma ed è totalmente diversa da quella ligure. Sono deliziose entrambe in maniera differente!!!
Non sono d'accordo sul riscaldamento dell'acqua: la mia esperienza e` che alle normali temperature delle cucine moderne il lievito di birra si attivi tranquillamente senza nessun riscaldamento; per contro scaldando l'acqua si corre il serio pericolo di superare i 40 gradi ed ucciderlo.
Io invece ho notato che un lievito appena tirato fuori dal frigo (4°C) e immerso in acqua di rubinetto invernale (facciamo anche 8°C) "alle normali temperature delle cucine moderne" (15°C se è inverno e c'è la finestra aperta) ha bisogno di molto tempo per attivarsi.
Peraltro se è freddo fa fatica anche a sciogliersi, quindi confermo il riscaldamento dell'acqua usando il mio inseparabile :-) "termometro a mignolo".
Raccomando comunque molta cautela, perché a 40°C il lievito muore, quindi:
1) appena l'acqua è tiepida, portarla via dal fornello/piastra;
2) mai scaldare l'acqua già col lievito dentro: prima si scalda l'acqua, poi si mette il lievito.
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Peraltro se è freddo fa fatica anche a sciogliersi, quindi confermo il riscaldamento dell'acqua usando il mio inseparabile :-) "termometro a mignolo".
Raccomando comunque molta cautela, perché a 40°C il lievito muore, quindi:
1) appena l'acqua è tiepida, portarla via dal fornello/piastra;
2) mai scaldare l'acqua già col lievito dentro: prima si scalda l'acqua, poi si mette il lievito.
<< Turz