30.3.07

 

Seadas

Le seadas (in cagliaritano sebadas) sono dolci sardi, fatti di pasta sfoglia ripiena di formaggio e spalmata di miele.

Riporto qui una ricetta un po' "continentalizzata" per carenza di peccorino ssardo fresco in Lombardia.

Ingredienti per 6 seadas:
Preparare la sfoglia (i pigri possono comprarla già fatta) con la farina, il burro/strutto e le uova. Ricordarsi di salvare un albume per dopo.
Stendere la sfoglia con un mattarello il più sottile che si può (2-3 mm sarebbe bello).
Tagliare 12 cerchi di sfoglia di circa 12 cm di diametro. Ecco perché la sfoglia deve essere sottile: più è sottile, più cerchi vengono, quindi più persone godranno delle seadas.
Versare un cucchiaio di ricotta/pecorino nella parte centrale di metà dei cerchi (possibilmente i cerchi più piccoli. Bagnare con albume 1 cm di bordo di tali cerchi, tutto intorno al formaggio.
Apporre i cerchi liberi sopra, in modo da ottenere oggetti simili a dischi volanti. Chiudere i bordi premendo per farli aderire bene. Alla fine il formaggio deve rimanere tutto all'interno dell'involucro di sfoglia.

Bene, ora siamo pronti per friggere!

Versare olio abbondante in una padella, per uno spessore pari ad almeno metà di quello delle seadas. Friggere le seadas per max un minuto da entrambi i lati. Sono pronte quando sono leggermente dorate in superficie.
Mettere le seadas nei piatti e versarvi miele a piacere. Buon appetito!

Se si vogliono conservare le seadas per qualche giorno, congelarle in sacchetti di plastica prima di friggerle. Per scongelarle, tenerle in frigo 1 giorno, oppure a temperatura ambiente 2 ore, oppure in forno 5 minuti a 60 gradi), e poi friggerle.

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12.3.07

 

Caratteristiche di un Ingegnere


  1. Non ha vita sociale - e può dimostrarlo matematicamente.
  2. Adora il dolore (specie su se stesso).
  3. Conosce perfettamente il calcolo vettoriale, ma non si ricorda come fare una divisione a mano.
  4. Ridacchia ogni volta che sente parlare di Forza Centrifuga.
  5. Conosce ogni singola funzione della propria calcolatrice grafica.
  6. Quando si guarda allo specchio, vede un Ingegnere.
  7. Se fuori è bello e ci sono 30 gradi, sta in casa a lavorare sul computer.
  8. Fischietta di frequente il motivetto di Mac Gyver.
  9. Sa derivare il flusso dell'acqua della vasca da bagno e integrare il volume richiesto dagli ingredienti del pollo arrosto.
  10. Ha calcolato che la Serie A del campionato diverge per A sufficientemente grande.
  11. Se può cerca di non fissare troppo gli oggetti, perché teme di interferire con le loro funzioni d'onda.
  12. Ha un micio con il nome di uno scienziato.
  13. Ride alle barzellette sui matematici.
  14. Racconta barzellette sui matematici.
  15. È ricercato dalla Protezione Animali perché ha tentato l'esperimento di Schroedinger sul proprio gatto.
  16. Traduce direttamente l'italiano in formato binario.
  17. Non riesce proprio ad immaginare un luogo chiuso privo di computer o di macchinette del caffè.
  18. È cocacola-dipendente.
  19. Cerca di muoversi il meno possibile per non contribuire alla morte entropica dell'Universo.
  20. Considera qualsiasi laurea non scientifica troppo facile.
  21. Quando il capo chiede la consegna del progetto, dichiara di essere riuscito a calcolarne il momento vibrazionale in modo così esatto, che secondo il principio di Heisenberg, esso potrebbe trovarsi in qualsiasi punto dell'universo.
  22. Ride ad almeno cinque punti di questa lista.
  23. Non ride ai punti della lista che invece fanno ridere gli altri.
  24. Fa una stampa di questa mail, e se la attacca in casa.

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Alchechengi al cioccolato

Difficoltà: facile.
Tempo: 10 minuti.

Ingredienti:

Preparazione:
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel forno a microonde, eventualmente aggiungendo la vanillina e il burro.
Aprire le foglie degli alchechengi e avvitarle facendone un picciolo. A questo punto gli alchechengi assomiglieranno a delle ciliegie arancioni.
Immergere gli alchechengi nel cioccolato tenendoli per la foglia arrotolata, coprendone completamente il frutto. Eventualmente ci si può aiutare con un cucchiai(n)o.
Posare gli alchechengi uno per volta sulla carta da forno, possibilmente in piedi e distanziati fra loro, oppure inserirli nei pirottini.
Mettere tutto in frigo. Quando la ricopertura di cioccolato si e` indurita, sono pronti.

In frigo si possono conservare per una settimana, ma per mangiarli consiglio di tirarli fuori e aspettare che tornino a temperatura ambiente, se la voglia di assaggiarli non prevale sulla pazienza (esattamente come i biscotti al cioccolato).
Attenzione! La foglia non si mangia! La parte commestibile è il frutto ricoperto di cioccolato.

Si dice che gli alchechengi al cioccolato, in particolare nella versione alla vaniglia, abbiano un effetto afrodisiaco. Tentare non nuoce...

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8.3.07

 

Torta mimosa

La torta mimosa viene preparata (anche) in corrispondenza della Giornata Internazionale della Donna, l'8 marzo, perché la mimosa è uno dei simboli di questa festa, originariamente dal profondo significato sociale e politico, poi sfruttata da fiorai e pasticcieri per aumentare i loro fatturati.

Veniamo dunque alla ricetta, non troppo difficile ma alquanto lunga nella preparazione (circa 2h). Il risultato è però di altissima qualità, quindi ne vale la pena quando volete proprio fare bella figura.

Attenzione a due cose: 1) non far bruciare il pan di spagna; 2) fare tagli perfettamente orizzontali, altrimenti rischia di bucarsi o spezzarsi.

Ingredienti:

Per la crema: 500 g di latte - 4 cucchiai di zucchero - 4 cucchiai di farina - 4 tuorli d'uovo - scorza di limone
Per l'impasto: 3 uova - 150 g di zucchero - 200 g di farina - mezza bustina di lievito
Per farcire: 250 g di panna montata - 1 barattolo di ananas sciroppate o 150 ml di succo d'ananas - 100 ml di rum (opzionale) - una tavoletta (100 g) di cioccolata fondente - zucchero a velo (opzionale) - fiorellini di zucchero (opzionali).

Preparazione:

* Crema:

Lavorate a freddo in un pentolino lo zucchero, i tuorli, la farina.
Unite piano il latte e la scorza di limone.
Mettete sul fuoco mescolando ininterrottamente.
Appena la crema comincerà a bollire toglietela dal fuoco e lasciatela raffreddare mescolando di tanto in tanto.
Per la crema, Francesco Valori ci offre un'altra ottima ricetta.

* Impasto (stile pan di spagna, ma volendo potete copiare dalla mia torta di pere togliendo le pere):

Lavorate i tuorli con tre cucchiai di acqua bollente e lo zucchero.
A parte, montate a neve le chiare e unitele all'impasto. Aggiungete la farina e il lievito.
Mettete l'impasto in uno stampo di circa 25 cm di diametro.
Cuocete nel forno preriscaldato a 180 gradi per 30-35 minuti.

Quando la torta è fredda tagliatela in tre strati.
Lo strato centrale dovrà essere messo da parte e sminuzzato in briciole di media grandezza.
In alternativa si può tagliare in due strati e sbriciolare la parte interna di ciascuno strato.
Adagiate il primo strato in una tortiera, imbevetelo con il succo di ananas (aggiungete un po' di rum se volete dare un tocco di alcolico) poi disponete nell'ordine:
il cioccolato fondente tagliato a pezzetti, la crema fredda e piuttosto densa, l'ananas tagliato a pezzettini (facoltativo perché non tutti lo apprezzano), l'altro strato di torta imbevuto di succo, la panna montata.
Ricoprite con le molliche e ... buon appetito!

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